martedì 24 novembre 2009

Nascono i circoli di Sinistra e Libertà


Si è tenuta giovedì 19 novembre l’assemblea provinciale di Sinistra e Libertà, dopo la costituzione dei primi circoli reggiani (email circolo bagnolo: sinistraperbagnolo@gmail.com, facebook: sinistra per bagnolo) e in preparazione dell’assemblea nazionale che il 19 e 20 dicembre prossimi, a Roma, dovrebbe avviare la trasformazione del movimento in partito.

Durante il dibattito – al quale hanno partecipato anche Lisa Clark e Arturo Scotto, del coordinamento nazionale, mentre Mirto Bassoli ha portato un contributo come segretario della Cgil e Maurizio Mussolin è intervenuto a nome di Rifondazione Comunista – non sono mancate le riflessioni critiche sugli ostacoli e sulle sconfitte che hanno finora segnato il percorso verso la costruzione di un nuovo soggetto politico della sinistra italiana. Da questo punto di vista, l’appuntamento nazionale del prossimo mese viene considerato una scadenza decisiva, oltre la quale non possono più esserci titubanze e rallentamenti, pena l’affossamento di un progetto - la costruzione di una sinistra nuova per un nuovo centrosinistra - le cui motivazioni, nella sostanza, restano assolutamente valide.

Nel frattempo, Sinistra e Libertà di Reggio Emilia conferma l’impegno ad offrire il proprio contributo, attraverso la partecipazione al dibattito locale e nazionale, attraverso la raccolta di adesioni e la costituzione dei circoli sul territorio. In questa ottica, l’assemblea di giovedì sera ha nominato – con voto segreto su una lista di autocandidature – il coordinamento provinciale. Sono risultati eletti Michele Bonforte, Paolo Borciani, Franco Ferretti, Daniele Lonidetti, Graziano Montanini, Piero Nasuti, Carla Maria Ruffini, Luigi Salsi, Valentina Trizzino, Rossella Turrà, Maurizio Vergallo, Piera Vitale. A questi dodici, si aggiungeranno di diritto i portavoce dei circoli e, come invitati permanenti, gli aderenti che hanno incarichi amministrativi nelle giunte comunali.

No Berlusconi Day: 5 dicembre 2009


Sinistra e Libertà di Bagnolo in Piano aderisce e invita a partecipare alla manifestazione nazionale “No Berlusconi Day”, in programma a Roma il 5 dicembre prossimo. Questa manifestazione, nata dall’iniziativa di un gruppo di blogger sulla Rete, ha già ottenuto il consenso di centinaia di migliaia di persone sulla Rete e sta crescendo di giorno in giorno.

L’ennesima legge che il governo vuole approvare per annullare i processi a carico di Berlusconi – mandando contemporaneamente al macero migliaia di altri processi – è un altro scandalo intollerabile per qualsiasi Paese civile, che va contrasto con ogni mezzo democratico. Così come va respinta la strumentalissima proposta di reintroduzione della immunità per i parlamentari. La permanenza nel governo e addirittura la possibile candidatura alla presidenza della regione Campania del sottosegretario Cosentino, del quale la magistratura chiede invece l’arresto per complicità con uno delle più feroci cosche camorristiche, è un insulto alle istituzioni, a chi è in prima linea contro la mafia, a tutta la gente per bene. E la lista delle vergogne, purtroppo, è ben più lunga.

Di fronte a questa vera e propria emergenza democratica - che si accompagna alle pesanti conseguenze della crisi economica e sociale – è necessario che tutte le forze di opposizione scendano in piazza unitariamente il 5 dicembre, per difendere la Costituzione, l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, l’indipendenza della magistratura, la libertà dell’informazione. Per rivendicare l’allontanamento dei politici malavitosi dal Governo, dal Parlamento, dalle Regioni e dalle Amministrazioni locali. Per chiedere una riforma della giustizia che metta al primo posto non gli interessi privati di Berlusconi, ma i diritti e la pari dignità di tutti i cittadini.

Con "Libera" per difendere la legge sulla confisca dei beni ai mafiosi


Venerdì 13 Novembre il Senato ha approvato, all'interno della legge finanziaria per il 2010, un emendamento che modifica la "legge Rognoni-La Torre" sulla confisca dei beni ai mafiosi. Grazie a questo emendamento sarà possibile la vendita dei beni confiscati, una modifica sostanziale rispetto ai principi della legge 109/96 che permette oggi il riutilizzo sociale.

Più di dieci anni fa tutti insieme abbiamo raccolto un milione di firme che spinsero la legge 109/96 verso un approvazione all'unanimità, affermando il principio che le "mafie restituiscono il maltolto", grazie ad un riutilizzo sociale che divenisse il motore per il riscatto sia economico che sociale dei territori.

Con l'emendamento proposto si mette seriamente a rischio questa possibilità. Svendendo i beni confiscati non si fa altro che favorire i clan, che potrebbero riacquistare i beni tramite prestanomi e riciclando soldi sporchi.

E' importante una nostra mobilitazione e di tutto il mondo dell'antimafia sociale. Il disegno di legge si appresta ad arrivare alla Camera per l'approvazione definitiva, urge attivarsi affinché il Parlamento ritiri questo emendamento e dia applicazione alla norma che prevede la confisca dei beni anche per i reati di corruzione.

E' già online l'appello per il ritiro dell'emendamento che vi preghiamo di diffondere il più possibile per farlo firmare. Basta entrare sul sito di Libera (http://www.libera.it) e firmare.

E' anche possibile stampare l'appello in allegato farlo firmare per poi farlo pervenire alle sedi nazionali e/o territoriali di Libera.

Questa operazione è concentrata da qui agli inizi di dicembre, quando si discuterà l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.

Ci saranno inoltre delle mobilitazioni a sostegno dell'appello: