martedì 9 giugno 2009

Bagnolo: Paola Casali è sindaco. E la Sinistra ottiene un risutato molto positivo


Grazie a tutti coloro che hanno votato la lista comunale Noi Bagnolo e Paola Casali sindaco. Il ringraziamento è doppio per gli elettori che con le loro preferenze hanno consentito a Danele Ferrari, Katia Pizzetti e Mara Bertoldi di entrare in Consiglio comunale, in rappresentanza della Sinistra bagnolese. Una citazione merita anche il 4,7% ottenuto da Sinistra e Verdi (candidata Giorgia Piccinini) nel collegio di Bagnolo: uno dei migliori risutati della lista in tutta la provincia. Infine, grazie anche per il voto a Sinistra e Libertà alle elezioni europee.

sabato 6 giugno 2009

IL NOSTRO VOTO A SINISTRA: SE NON ORA, QUANDO?

La Sinistra bagnolese rinnova il proprio appello per il voto: lista "Noi Bagnolo" alle elezioni comunali (con preferenza tra i candidati consiglieri comunali a Daniele Ferrari o Margherita Katia Pizzetti); Lista "Sinistra e Verdi" per il Consiglio provinciale (candidato presidente Franco Ferretti, candidata consigliere del collegio Bagnolo-Correggio Giorgia Piccinini); lista "Sinistra e Libertà" per le elezioni europee (con preferenza tra i candidati europei a Lisa Clark e Nichi Vendola).

lunedì 1 giugno 2009



Da sinistra: Daniele Ferrari, Katia Margherita Pizzetti, Fabio Mussi, Giorgia Piccinini

Da sinistra: Giorgia Piccinini, candidata per Sinistra e Verdi alle elezioni provinciali nel collegio Bagnolo-Correggio; Daniele Ferrari, candidato per Noi Bagnolo al Consiglio comunale; Lisa Clark, capolista per Sinistra e Libertà alle elezioni europee, Margherita Katia Pizzetti, candidata per Noi Bagnolo al Consiglio comunale.

La stampa internazionale: Berlusconi vergogna d'Italia

Uno scandalo che non riguarda più solo gli italiani, ma anche i paesi partner dell'Italia, nell'Unione Europea, nella Nato, nel G8 che l'Italia si prepara ad ospitare. E' questo il severo giudizio di un editoriale del Times di Londra sulla vicenda che ruota da settimane attorno a Silvio Berlusconi, al suo rapporto con la 18enne Noemi Letizia, alle feste in Sardegna e al divorzio con la moglie Veronica Lario. E non è solo il Times a occuparsi ancora una volta di questa storia, che la stampa inglese sta seguendo con particolare attenzione: ci sono nuovi articoli anche sul Financial Times, sul Daily Telegraph, sull'Independent.

"Cade la maschera del clown", s'intitola l'editoriale del Times, il secondo su questa vicenda dopo quello altrettanto duro del 18 maggio, pubblicato al primo posto fra i tre commenti del giorno nella pagina degli editoriali. "La qualità del governo Berlusconi non è una questione privata", afferma il sottotitolo. "L'aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è che è un pagliaccio sciovinista, né che corre dietro a donne di 50 anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrire loro posti di lavoro come modelle, assistenti o perfino, assurdamente, come candidate al parlamento europeo", comincia l'articolo. "Ciò che è più scioccante è il completo disprezzo con cui egli tratta l'opinione pubblica italiana. Il senile dongiovanni può trovare divertente agire da playboy, vantarsi delle sue conquiste, umiliare la moglie e fare commenti che molte donne troverebbero grottescamente inappropriati. Ma quando vengono poste domande legittime su relazioni scandalose e i giornali lo sfidano a spiegare legami che come minimo suscitano dubbi, la maschera del clown cala. Egli minaccia quei giornali, invoca la legge per difendere la propria 'privacy', pronuncia dichiarazioni evasive e contraddittorie, e poi melodrammaticamente promette di dimettersi se si scoprisse che mente".

Il Times riconosce che la vita privata di Berlusconi è appunto un affare privato, ma osserva che, come è si è dovuto rendere conto Bill Clinton, scandali e alti incarichi pubblici non vanno d'accordo. "Molti potrebbero dire che l'Italia non è l'America, che l'etica puritana degli Stati Uniti non ha mai dominato la vita pubblica italiana, e che pochi italiani si scandalizzano davanti ai donnaioli. Ma questo è un ragionamento insensato e condiscendente. Gli italiani comprendono quanto gli americani cosa è accettabile e cosa non lo è. E, come gli americani, giudicano spregevole il cover-up".

L'editoriale del quotidiano londinese nota quindi che pochi media in Italia possono fare simili affermazioni, senza timore di un castigo. "A suo merito, la Repubblica ha continuamente sollevato domande al primo ministro sulla sua relazione con Noemi Letizia, e alla maggior parte di queste domande non ci sono state risposte soddisfacenti. Quando e dove egli ha conosciuto la famiglia della ragazza? Mr. Berlusconi chiese di avere fotografie da un'agenzia di modelle per iniziare i contatti con la signorina Letizia? Che cosa c'è di vero sulle notizie di party con decine di giovani donne nella sua villa in Sardegna? Mr. Berlusconi ha promesso di spiegare tutto in parlamento. Ma non ha certo riassicurato i suoi critici con la sua iniziativa per bloccare la pubblicazione di 700 fotografie che potrebbero mostrare cosa succedeva a quei party. Né lo aiuta il suo sventurato ministro degli Esteri, che ha provato a difenderlo sottolineando che l'età per il consenso (a rapporti sessuali, ndr.) in Italia è 14 anni, come se ciò fosse rilevante".

Qualcuno potrebbe dire, si conclude l'editoriale, che tutto ciò non riguarda i forestieri. Ma gli elettori italiani, alla vigilia delle elezioni europee, dovrebbero riflettere sul modo in cui è guidato il loro governo, sui candidati selezionati per Strasburgo e sul livello di sincerità del premier. E la faccenda "riguarda anche altri", afferma il Times. "L'Italia ospita quest'anno il summit del G8, dove si discuterà di maggiore cooperazione nella lotta al terrorismo e al crimine internazionale. E' un importante membro della Nato. Fa parte dell'eurozona, che è confrontata dalla crisi finanziaria globale. Non sono soltanto gli elettori italiani a domandarsi cosa sta succedendo. Se lo chiedono anche i perplessi alleati dell'Italia".

Il Times pubblica anche una lunga corrispondenza dall'Italia, intitolata "Berlusconi blocca la pubblicazione di foto di giovani donne in bikini a un party nella sua villa". Un articolo sul Financial Times, invece, osserva che "l'ondata di gossip" e "l'odore di scandalo" intorno a Berlusconi distolgono l'attenzione dell'opinione pubblica italiana da questioni ben più gravi, come le cattive notizie sull'andamento dell'economia italiana.

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